Il primo bonus non si scorda mai: la corsa al Pallone d’Oro viene inaugurata da Nicolò Lauricella. E, in quanto a qualità, difficile trovare piedi più delicati in circolazione: il trequartista del Castiglione sta vivendo una stagione da attore protagonista nel mantovano, incorniciata sinora da 6 gol (raggiunto in anticipo il totale della scorsa stagione) e ben 13 assist (specialità che preferisce). Numeri che ben si sposano con i 355 voti raccolti al primo giro di boa della corsa dorata: «L’altro giorno ho letto il quotidiano ed è stata una bella soddisfazione – sorride il figlio (e fratello d’arte) –: credo sia un riconoscimento in linea con il campionato che stiamo facendo a Castiglione, un po’ oltre le aspettative per tutti. Eravamo partiti con l’idea di salvarci senza soffrire, per dimenticare l’affanno dell’anno scorso: la tranquillità è già arrivata e, pian piano, abbiamo alzato l’asticella. Vogliamo provare ad arrivare ai play-off». Se Lauricella è il più votato nella caccia dorata, il suo tecnico, Fabio Esposito, guida la classifica a «La panchina dell’anno»: che rapporto c’è tra i due primi della classe? «Il feeling è ottimo, siamo sempre in contatto – spiega il talentuoso centrocampista a proposito del suo allenatore –: c’è tanta stima reciproca, l’ho capito quando è stato tra i primi a volermi confermare a Castiglione. A livello caratteriale ci dà molto: la squadra è praticamente la stessa dell’anno scorso, ma i risultati sono lievitati». Quella dei Lauricella è una famiglia col calcio nel sangue: papà Elio è il direttore sportivo del Cellatica in Promozione, mentre il fratello minore di Nicolò, Filippo (‘94), gioca nel Ciliverghe e l’anno scorso ha chiuso la corsa al Pallone d’Oro al quinto posto.

Curiosamente, i due si affronteranno domenica a «Casa Cili», in un match fondamentale nella corsa play-off: che effetto farà? «Si tratta di una partita importante, anche per quel che può dire in chiave classifica - riflette Nicolò -: sarà una sfida tirata, proprio perché ci sono in palio punti importanti. Anche se sono convinto che alla fine ci giocheremo entrambi le nostre chance ai play-off». In chiusura un pensiero anche per papà Elio: «Speriamo che il Cellatica possa salire in Eccellenza, ha le carte in regola per farlo anche da neopromossa – chiude Nicolò –: trovarsi tutti assieme nello stesso girone? Sarebbe divertente». Sogno e realtà, a volte, si fondono: Lauricella intanto può godersi la prima leadership nel Pallone d’Oro.

M.L.  © RIPRODUZIONE RISERVATA