Quando sale sul palco del Coco Beach di Lonato la sua voce è chiaramente rotta dall’emozione. Alessandro Scotti non è stato per Livio Scaramella un semplice direttore sportivo o un collega. Ma un amico quasi fraterno. «Ci sentivamo tutti i giorni, tra noi c’era davvero un legame speciale» confessa Scotti mentre riceve tra le mani il premio che l’Associazione dei Direttori Sportivi Bresciani ha fortemente voluto in ricordo dell’amico Livio.
«Ci si muoveva sempre insieme per andare a vedere le partite e anche nelle sue ultime esperienze mi avrebbe voluto con lui - prosegue nel racconto Alessandro Scotti -. Era veramente molto più di un amico. E poi aveva dei modi di fare davvero unici. Quando andava a parlare con i giocatori riusciva a convincerli subito a seguirlo solo usando il suo grande carisma. È una figura che manca molto nel calcio di oggi». Un ricordo doveroso. «Era veramente straordinario in tutto e per tutto - conclude il neo vincitore -: schietto, sincero e leale. Oltre che competente e appassionato. È un onore essere accostato a lui con questo importante riconoscimento».
A consegnare la Vittoria Alata è Gian Paolo Valloncini, segretario dell’associazione dei diesse bresciani e a sua volta molto legato a Livio Scaramella. «Sono molto emozionato e onorato di poter consegnare questo premio - spiega Valloncini -. Livio era davvero unico. Un grande amico, non solo dei direttori sportivi, ma di tutto il mondo del calcio».•. © RIPRODUZIONE RISERVATA