Doppietta, perché no? Non è mai successo che la vincitrice della Perla del Calcio trionfasse per due anni consecutivi, ma Camilla Ronca, regina dell’ultima edizione, è la più votata di questa settimana e ha tutte le carte in regola per provare a ripetere il successo ottenuto al termine della scorsa stagione. «È un vero piacere essere stata inclusa anche quest’anno - afferma Ronca -. Ho i miei sostenitori: i clienti della pasticceria di Pompiano, dove lavoro. Appena hanno saputo che avrei partecipato si sono dati da fare per aiutarmi, proprio come l’anno scorso». Nata a Gerolanuova nel 1999, si è appassionata al calcio sin da piccolissima grazie allo zio e al fratello Lodovico. Ha coinvolto in questo sport anche la sorella Francesca, che spesso ha fatto coppia con lei in squadra: «Anche adesso stiamo giocando insieme: è tornata dopo la rottura del crociato, infortunio rimediato l’anno scorso in aprile. Speriamo di diventare una coppia di attacco fissa: ci intendiamo al volo».
Francesca e Camilla Ronca hanno giocato per anni nel 3Team: Camilla ci è rimasta dal 2017 al 2020, quando ha fatto il salto di qualità nel Brescia e poi nel Lumezzane. Con il Lume, salito questa stagione in Serie C, sta crescendo sempre di più: «Questo è un anno di montagne russe - confessa - ad agosto non sapevo fino all’ultimo in che squadra avrei giocato. Ho scelto di stare nel Lumezzane anche se all’inizio avevo un po’ timore del “gruppo Cortefranca”, arrivato tutto insieme a Nicoletta Mazza». Il Cortefranca, squadra sciolta lo scorso luglio, ha vissuto una stagione sontuosa l’anno scorso in Serie B: gran parte delle sue giocatrici sono entrate a far parte della famiglia del Lumezzane. «Sarà difficile trovare spazio, pensavo - continua Ronca -, ma dopo due allenamenti mi sono ricreduta: ci divertiamo un sacco, è un gruppo bellissimo. Se mi trovo bene è c’è un bel clima nella squadra io riesco a dare tutta me stessa in campo. E ho visto che l’allenatrice ha avuto fiducia in me». Secondo Nicoletta Mazza, il tecnico della formazione rossoblù, «Camilla è l’anima della festa. È una giocatrice molto veloce, dalle qualità anche acrobatiche. Calcia molto bene da fuori area e ha un mancino che può far male». Nel Lume ha trovato sempre più spazio, segnando sin qui 9 gol: «Quest’anno è cresciuta tanto - continua Mazza parlando della Perla del Calcio in carica -: ha mentalità di sacrificio e si è messa a disposizione in diversi ruoli. Nell’ultima batteria di test fisici è risultata la più potente senza palla». «Io sto imparando a giocare a calcio con Nicoletta - dice Ronca -. Non ho mai avuto allenatori che me lo insegnassero, mi sono sempre affidata all’istinto». Il Lume sta disputando un ottimo campionato: è terzo in classifica alle spalle di Bologna e Meran. Se non fosse per la corsa irresistibile del Bologna, che non ha perso una partita, potrebbe benissimo puntare all’ascesa in Serie B: molte giocatrici hanno esperienza nelle più alte categorie. «Sì, si sente che c’è un clima favorevole per ambire alla serie B».
Una compagna in particolare a cui si ispira? «Roberta Picchi. Non c’è niente da dire: è forte, attaccante vera, sempre nel posto giusto al momento giusto». Nel futuro Camilla vede il calcio: «Vorrei diventare qualcuno nel mondo del calcio, non smetto di sognare in grande - conclude senza nascondere le proprie speranze l’attaccante del Lumezzane -. Un aggettivo per descrivermi è sicuramente ambiziosa. Spero che qualcuno mi veda e mi segua».
Perla, Ronca mette il bis nel suo mirino
