Giovane, forte, fieramente bresciana: chi poteva vincere il primo bonus della Perla del Calcio se non Serena Magri? La promessa classe 2001 del Brescia è la più votata della settimana: «Un orgoglio per me aver vinto la prima tornata - dichiara con soddisfazione -: è un premio prestigioso, penso sia molto bello: una finestra importante che fa conoscere il nostro sport di cui non sempre si parla come si dovrebbe parlare». Il premio perlato è stato conquistato, nelle prime tre edizioni, dalle ex-Leonesse Cristiana Girelli, Martina Rosucci, Daniela Sabatino, oggi icone del calcio italiano. Magri ha potuto contare sul supporto «di mio papà e dei miei parenti, che al mio paese, Castegnato, hanno raccolto molti tagliandi. Poi mio zio è barista e parla a tutti i clienti dell’iniziativa: mi fa molto piacere perché sostiene non solo me, ma tutta la squadra. Un grazie speciale ai tifosi che dagli spalti ci danno tantissima carica». Squadra a cui Magri contribuisce con le sue qualità calcistiche e umane: centrocampista sia fisica che tecnica, quest’anno è anche «terza capitana della squadra, dopo Veronique Brayda e Laura Perin che è la sua vice. Sono contenta di avere questo ruolo, voglio dare sempre qualcosa di più alla squadra». Magri è cresciuta nel settore giovanile del Brescia: partita dalle Pulcine a 11 anni, è arrivata in prima squadra nel 2017, l’anno di Piovani. In questa stagione ha esordito in Serie A, giocando al fianco di campionesse quali Girelli, Sabatino e sopratutto Manuela Giugliano, che ha il suo stesso ruolo ed è la calciatrice a cui si è sempre ispirata. Ormai è una veterana, che vede crescere le piccole gemme: «Letizia Angoli, Veronica Pedrini e Gaia Lonati hanno fatto tutto il settore giovanile e quest’anno sono in prima squadra. Mi rivedo in loro perché è il percorso che ho fatto io: è un motivo di orgoglio se possono prendere qualcosa da me».
Tanta energia verde in panchina è stata anche una scelta obbligata, dovuta alle tante assenze. Tanti infortuni nell’ultimo periodo non hanno aiutato le prestazioni: «Potrebbe andare meglio - ammette Serena -: siamo partite un po’ male, poi ci siamo riprese con diverse vittorie e tanti gol. Adesso siamo di nuovo in difficoltà. Domenica abbiamo perso 3-0 con il Verona, una grande squadra, ma ha pesato la mancanza di Cristina Merli, Gaia Farina, Caterina Fracaros e Chiara Viscardi. Alcuni infortuni sono piccoli, ma ci hanno influenzato anche psicologicamente». Difficile fare a meno di Luana Merli, la capocannoniera: «Confidavamo in lei nelle partite che non riuscivamo a sbloccare, perché faceva sempre gol. Vogliamo rifarci domenica contro il San Marino».
Una stagione di alti e bassi, ma anche tanti momenti da incorniciare. L’emozione più bella di quest’anno? «A livello personale scelgo di sicuro il gol che ho segnato contro il Cittadella: quasi un tap in, inserendomi in area per ricevere il cross di Hjohlman». La partita si è conclusa 1-0 e ha segnato l’inizio di una striscia positiva per il Brescia: la domenica dopo il 5-0 contro il Sassari, poi 4-0 contro il Trani e 7-0 contro il Tavagnacco. «A livello di gruppo, invece, direi la partita vinta all’andata per 4-0 contro il Genoa: abbiamo imposto il nostro gioco dall’inizio e siamo state veramente squadra».•. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Perla, è Serena Magri la prima regina
