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«Il mio primo obiettivo è tornare a divertirmi»

ORO 14 apr 2023

Michael Berta è ragazzo sincero e genuino, doti quasi inevitabili per una persona dall’inconfondibile Dna camuno. Quando riceve la telefonata e i complimenti per il bonus da 300 punti, la prima reazione è quasi d’incredulità: «Mi votano anche quest’anno? Mi pare incredibile - sorride con un po’ d’amarezza -. Non è bello vivere di rendita a 29 anni, ma fa comunque piacere ricevere così tanta ammirazione». Questo perché Berta nella stagione corrente ha giocato veramente poco, limitato da una serie quasi assurda di infortuni: l’inizio della stagione, pur tra alti e bassi e non al meglio, l’ha visto comunque protagonista nella sua nuova avventura con l’Ospitaletto. Poi, a febbraio, l’ennesima ricaduta: «Ho sofferto quattro stiramenti, in più anche problemi al ginocchio e alla schiena - il riassunto della stagione di Berta è un bollettino di guerra -. Ho provato a rimettermi in sesto, ma a febbraio mi sono fermato l’ultima volta perché il dolore era davvero insopportabile. Ne ho approfittato per provare ad andare alla radice di questi guai fisici e, incrociando le dita, forse abbiamo trovato le cause: arrivassimo ai play-off, non escludo una flebile possibilità di provare a rientrare».

Spesso da spettatore forzato, in questi mesi si è goduto le gesta di un brillante Ospitaletto: «Da fuori sono davvero soddisfatto - prosegue, trasformandosi in primo tifoso della creatura di Vinicio Espinal -. Giochiamo un gran calcio e non ho mai avuto l’impressione di aver affrontato una squadra superiore. I punti lasciati per strada a gennaio sono imputabili a demeriti nostri, più che a imprese degli avversari. Sono contento poi per i miei compagni: Enock si sta confermando un grande attaccante, mentre Broli, Bertacchi, Miglio e tutti gli altri stanno dimostrando di valere questa categoria». Il tutto con un Berta in meno, limitato da infortuni e sfortune di sorta: l’attaccante classe ‘94, settimo nella scorsa campagna del Pallone d’Oro, è di nuovo protagonista nella corsa aurea. Anche a mezzo servizio: «Sarebbe bello tornare innanzitutto a divertirsi - riflette il talento camuno -, vorrei scendere in campo sereno, senza aver paura di infortunarmi nuovamente. Tutto il resto, risultati e successi, verranno di conseguenza». E chissà che, tornasse davvero abile e arruolabile per i play-off, Berta non possa dare l’ultimo colpo di pennello ai girasoli dell’Ospi. E allo stesso tempo alle sue chance dorate. M.Laf. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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