C’è chi di doppiette ne fa tante. Sul campo, nella vita, stavolta nel trofeo della Perla del Calcio, vinto per il secondo anno di fila da Camilla Ronca. I colori sono sempre quelli, il rosso e il blu del Lumezzane che cresce con lei: l’anno scorso in Eccellenza, quest’anno in Serie C. L’anno prossimo, chissà...
«È un’emozione bellissima - ha detto Ronca, incredula e commossa sul palco del Coco Beach -. Non me lo aspettavo, anche se ci speravo chiaramente. E ancora una volta la sento come una conferma dei sacrifici e del duro lavoro che vengono ripagati». Ha dovuto faticare tanto quest’anno Camilla per essere all’altezza di compagne da Serie A come un’Andrea Scarpellini o una Roberta Picchi, ma allenandosi più che mai, grazie alla fiducia e alla guida della sua allenatrice Nicoletta Mazza, si è ritagliata un posto di riguardo in una delle squadre più competitive della Serie C. «Sento di essere maturata tanto quest’anno. Ringrazio la mia squadra, le compagne, l’allenatrice e la società che mi hanno dato tantissimo sostegno e da cui ho imparato tanto».
Ronca è attaccante, punta possente con un gran mancino, mentre la seconda e la terza classificata di quest’anno sono entrambe centrocampiste. Esplode di bianco e di azzurro il podio con due squadre che hanno gli stessi colori: si piazza seconda Sara Polonini del Montorfano Rovato e terza Serena Magri del Brescia. Il Rovato ha stravinto il campionato di Promozione e l’anno prossimo giocherà in Eccellenza, mentre il Brescia, finito a metà classifica, continuerà la sua avventura in Serie B. Cui aspira anche il Lume, arrivato terzo; ed è la terza volta che una valgobbina vince il trofeo perlato. La prima era stata Claudia Brambilla nel 2020, poi la doppietta di Ronca, 2022 e 2023, dopo l’interregno del Cortefranca con Elena Gervasi. Manca solo un’altra vittoria per eguagliare il Brescia, che si era accaparrato le prime quattro edizioni della Perla a partire da Cristiana Girelli, seguita da Martina Rosucci, Daniela Sabatino e Chiara Massussi. Di vittorie Ronca è di sicuro affamata. «Sono molto competitiva, amo vincere. Ma le cosa più importanti nel calcio sono l’umiltà, il sacrificio e, non dimentichiamolo, il divertimento». È questo il podio più giovane di sempre con Magri (2001), Polonini (2004) e Ronca (1999). Ci sarà da divertirsi per anni.•. © RIPRODUZIONE RISERVATA