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«Attesi a un tour de force Puntiamo alla salvezza»

ORO 06 apr 2023
Francesco Randazzo (Darfo B.) Francesco Randazzo (Darfo B.)

Francesco Randazzo, nel suo microcosmo, è un po’ lo specchio del Darfo Boario, squadra che, sotto i colori neroverdi, ha intessuta nella pelle: classe ‘03, l’anno scorso è stato, tra i numerosi talenti di prospettiva della provincia, quello che più precocemente è esploso in Eccellenza. Tanto da divenire il simbolo del Darfo di Luca Sana, arrivato a giocarsi l’accesso alla finale play-off a Prevalle. Questa stagione, cominciata in fase di preparazione in Serie C con la Pergolettese, non è stata tutta rose e fiori né per lui né per il club camuno: Randazzo è incappato in quello che in America chiamerebbero «rookie wall» - lo scoglio delle matricole - e il suo Darfo sta faticando non poco nella corsa per la salvezza. Il talento di questo calciatore tanto duttile, che di fatto può fare tutti i ruoli sull’esterno, dal terzino di spinta all’ala offensiva, e giocare anche in parecchie posizioni in mezzo al campo, non può però essere messo in discussione dopo una stagione un po’ discontinua: «Non voglio albi - anche in questo Randazzo dimostra maturità -: se non ho reso come posso fare è solo colpa mia. Non sono soddisfatto, so anche di essere giovane e avere quindi tutta una carriera davanti».

Come lui, pure i neroverdi devono rialzarsi in questo finale di stagione che si è inaspettatamente complicato: l’arrivo di Stefano Tignonsini in panchina basterà a salvare il Darfo? «A lungo andare il nostro obiettivo purtroppo è divenuto questo - prosegue nella sua lucida analisi il jolly classe ‘03 -: credo non rispecchi quelle che sono le nostre qualità. La squadra è molto forte: lo dico perché in allenamento posso vedere i miei compagni e farmi un’idea delle loro grandi capacità. Per un motivo o per l’altro è andata così: l’anno scorso girava tutto bene, quest’anno tante cose sono andate male. Ci aspetta un tour de force, ma siamo pronti a giocarlo per arrivare alla salvezza». La stagione non può essere considerata del tutto da dimenticare: oltre a questo bonus e al secondo posto parziale nella classifica del Pallone d’Oro (dietro al compagno Daniele Fenotti), c’è stata l’esperienza con la Pergolettese in estate: «Non è andata al meglio, ma ho potuto giocare in amichevole contro Milan e Inter, non una cosa da tutti i giorni. Tornarci in futuro? Perché no, d’estate vedremo: rimanere a Darfo, comunque, sarebbe bellissimo». Cuore camuno, e di conseguenza grande, per Francesco Randazzo: il Darfo Boario come seconda pelle in questa rincorsa alla salvezza dalle striature dorate. M.L. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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