Il Pallone d’Oro Bresciaoggi, come il calcio stesso, è ragionato gioco di squadra: un ingranaggio ben oliato che, da ormai vent’anni, funziona perché ciascuno svolge la sua parte nel migliore dei modi. La macchina organizzativa del quotidiano è sorretta, sostenuta e gratificata dagli sforzi dell’Associazione dei Direttori Sportivi Bresciani, che sovrintende sin dagli albori all’iniziativa dorata: «L’idea è nata da noi direttori sportivi e ha trovato in Bresciaoggi un partner splendido – sostiene con orgoglio Giampaolo Valloncini, che dell’Associazione è storico segretario –: senza il vostro quotidiano non sarebbe divenuta così efficace e variegata. All’inizio le premiazioni venivano fatte sui campi, poi è subentrata la bellissima serata finale al Coco Beach: da un’organizzazione più casareccia a un’evoluzione curata in tutti i suoi dettagli».
La Trilogia dei Palloni e la Perla del Calcio accolgono due premi ancillari, «La panchina dell’anno» e «La giovane promessa», che si rivolgono rispettivamente ad allenatori dilettantistici e a calciatori di settore giovanile. Che ne pensa Valloncini? «Due belle novità – non ha dubbi il segretario dell’Associazione dei Direttori Sportivi Bresciani –: speriamo siano accolte nel migliore dei modi anche dai lettori di Bresciaoggi. Del resto, il Pallone ha continuato a crescere nel tempo: prima esisteva soltanto il premio dorato, poi sono arrivati Argento e Bronzo. Nonché la Perla del Calcio: in un momento in cui il pallone al femminile non era ancora così sponsorizzato, Bresciaoggi ha avuto il merito di crederci fortemente. Adesso è arrivato il professionismo, il nostro premio però ha regalato alle ragazze il dovuto spazio sin dall’inizio».
L’iniziativa del quotidiano è anche l’opportunità di ricordare un amico che ci ha lasciato troppo presto: Livio Scaramella. Da ormai tre anni è stato introdotto il riconoscimento che porta il nome dello storico direttore sportivo bresciano: «L’ultimo a vincerlo è stato Ennio Beccalossi – ricorda Valloncini –: viene premiata una persona che, oltre ad avere meriti sportivi, è stata legata fortemente a Livio. Scaramella è stato tra i fondatori del Pallone d’Oro: è importante che esista un premio a lui dedicato, perché ci aiuta a mantenere vivo il suo meraviglioso ricordo». Beccalossi è succeduto a Mauro Sigalini e Francesco Micheletti, vincitori rispettivamente della prima e seconda edizione del Premio Scaramella. Chiedere ora a Valloncini un’opinione sui favoriti sarebbe ingiusto, visto che siamo alle battute iniziali e il listone è stato pubblicato per la prima volta soltanto ieri mattina: 80 i candidati in corsa per il riconoscimento dorato, 20 per la Perla del Calcio e una centuria a testa per quanto riguarda i premi d’Argento e di Bronzo. Per «La panchina dell’anno» e «La giovane promessa» non c’è una lista di riferimento: tra gli allenatori saranno accettati voti soltanto per quelli al timone quest’anno di squadre dalla Serie D alla Terza Categoria, mentre i giovani sono tutti spendibili (specificando chiaramente squadra e categoria).
La corsa al tagliando è ufficialmente cominciata e durerà fino al prossimo 12 maggio: tre mesi di fuoco per eleggere i migliori esponenti del calcio di provincia. Senza dimenticare il supporto fondamentale di chi sta dietro alla macchina organizzativa: perché senza l’Associazione dei Direttori Sportivi Bresciani, davvero, non sarebbe la stessa cosa.
Valloncini: «Un premio meritocratico»
