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di Michele Laffranchi

«Unendo le forze il risultato è garantito»

le nostre iniziative 01 giu 2023
Serena Magri del Brescia: potrebbe essere l’anno giusto per una Perla di nuovo a tinte biancazzurre Serena Magri del Brescia: potrebbe essere l’anno giusto per una Perla di nuovo a tinte biancazzurre

Se il Pallone d’Oro da vent’anni colleziona successi, il merito è da distribuire equamente tra le parti in causa, che contribuiscono assieme alla sua buona riuscita. Bresciaoggi è la testa che ragiona attorno all’iniziativa, ma senza i tentacoli che si propagano sul territorio difficilmente la metallurgia pregiata riscuoterebbe tanto apprezzamento: i tentacoli, inutile sottolinearlo, sono i membri dell’Associazione dei Direttori Sportivi Bresciani, da sempre in prima linea per far sì che la Trilogia di Palloni e la Perla del Calcio abbiano il successo che meritano. Del direttivo dell’Associazione è membro imprescindibile Dionisio Pancheri, consigliere assieme ad Angelo Orlandini e Giulio Rossi: «Il Pallone d’Oro è un’iniziativa che a noi direttori sta decisamente a cuore - sottolinea Pancheri -. Unendo le forze si riesce a creare qualcosa di bello, anno dopo anno».

In questa stagione il prodotto si è allargato, con l’introduzione de La panchina dell’anno e La giovane promessa, premi dedicati rispettivamente agli allenatori e ai talenti dei settori giovanili della provincia. Che ne pensa Pancheri? «Due belle novità - riconosce il diesse del San Michele, squadra di Prima Categoria –. Tra gli allenatori penso che il favorito sia Andrea Quaresmini: la doppietta campionato d’Eccellenza-Coppa Italia Dilettanti è roba per pochi. Faccio i complimenti ad Andrea Abrami, nostro rivale in campionato col Gussago: considerando il materiale umano a disposizione ha fatto molto bene. Tra i ragazzi cito Giacomo Frati, cresciuto da noi e adesso passato al Brescia».

Chi vede favorito per la rincorsa al Pallone d’Argento? «Ci sono in scena grandi attaccanti - prosegue Pancheri -. Faccio tre nomi, quelli di Marco Negrello del Nuvolera, Francesco Ravazzolo dell’Unitas Coccaglio e Luca Signorini dell’Urago Mella. Gli ultimi due li ho avuti come avversari in campo e mi hanno impressionato: davvero tanta roba. Rispetto a loro, però, Negrello ha avuto il merito di competere per l’alta classifica. Ricordo anche Cristian Laveroni, che conosco bene ed è costante ad alti livelli da anni».

Riguardo il Pallone di Bronzo? «Penso possa essere un testa a testa tra Claudio Dotti del Casaglio e Paolo Danieli del Calcinato - continua Pancheri -. Entrambi sono sulla cresta dell’onda da qualche stagione e potrebbe essere finalmente giunto il loro momento. Anche in campo femminile penso sia questione tra nomi noti: se non sarà la seconda volta di Camilla Ronca, potrebbe essere l’occasione giusta per Serena Magri». Dulcis in fundo, il Pallone d’Oro: «Quello che ha fatto Simone Pesce tra la stagione in corso e quella passata è qualcosa di incredibile - ammette il diesse del San Michele -. Due campionati in due anni col Lumezzane e forse in Serie D è stato ancor più decisivo che in Eccellenza. Assieme a lui cito anche Federico Peli e Lorenzo Marazzi: tornando un po’ a quanto detto per Quaresmini, la doppietta del Cast Brescia è un evento da consegnare agli annali e il loro percorso potrebbe meritare un ulteriore riconoscimento».
Nel frattempo si avvicina anche la serata finale, prevista per il prossimo martedì 6 giugno al Coco Beach di Lonato del Garda: ancora qualche giorno d’attesa e i verdetti dei premi di Bresciaoggi diventeranno finalmente realtà. Dai pronostici si passerà alle sentenze, dagli auspici ai sorrisi dei vincitori e alla delusione di chi dovrà aspettare un altro anno per riprovarci.•. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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