L’occasione di una carriera: la metallurgia pregiata di Bresciaoggi, per tanti, è quell’opportunità che capita davvero una volta sola. L’apice, il momento irripetibile dopo decenni a calcare i campi di calcio di provincia e regione: quell’attimo da gustare appieno, che ripaga di tanti sacrifici e domeniche trascorse lontano da famiglia e affetti. Quest’anno altri 36 fortunati - distribuiti in una dozzina per premio tra Oro, Argento e Bronzo - vivranno l’emozione di arrivare sino alla serata finale delle iniziative del nostro quotidiano. Tra loro c’è chi ha già vissuto la soddisfazione di godersi la festa conclusiva dei premi pregiati del nostro giornale. Ed è un’emozione piuttosto fresca, visto che è stata vissuta soltanto la scorsa stagione: si tratta di Filippo Lauricella (Ciliverghe), Michael Berta (Ospitaletto), Matteo Bonometti (Nuova San Paolo), Francesco Ravazzolo (Unitas Coccaglio), Davide Merigo (Vighenzi), Paolo Danieli (Calcinato) e Claudio Dotti (Casaglio). Questi sette protagonisti ritornano all’ultimo atto dell’iniziativa di Bresciaoggi per la seconda annata consecutiva: se già la prima volta è un risultato eccezionale, ripetersi è qualcosa di veramente incredibile. Che dimostra, se ce ne fosse ancora bisogno, il valore indiscutibile dei profili in questione. Chi l’anno scorso è andato maggiormente vicino al trionfo è Paolo Danieli: la bandiera del Calcinato è nuovamente protagonista nel Pallone di Bronzo, che la stagione scorsa l’ha visto chiudere secondo. Dopo l’espressione dei lettori Danieli era in netto vantaggio, la giuria di qualità però rovesciò la situazione a favore di Fausto Ungaro: l’asso offensivo del Calcinato si è dovuto accontentare della seconda piazza, ma quest’anno ci riprova con più convinzione che mai. Al momento occupa la quinta posizione nella classifica generale, ma i 24 voti che lo separano da Alessandro Musolino, per ora al comando, non paiono uno scoglio insuperabile: quella giuria che l’altra volta l’ha visto sconfitto, stavolta rovescerà il suo destino in meglio? Pure Dotti è di nuovo tra i migliori 12: l’edizione scorsa il centravanti del Casaglio chiuse al quarto posto, ma ha vissuto l’emozione del trionfo del capitano e amico Ungaro. Secondo nel Pallone d’Argento fu anche Matteo Bonometti: il portiere della Nuova San Paolo venne superato sul filo di lana da Fabio Miglio. Quest’anno è di nuovo all’ultimo atto, assieme al collega della Vighenzi Merigo e a bomber Ravazzolo, l’edizione passata quarto: l’attaccante dell’Unitas Coccaglio vuole migliorarsi e il secondo posto parziale è un’ottima base di partenza. Già piazzati nel Pallone d’Oro anche Michael Berta (Ospitaletto) e Filippo Lauricella (Ciliverghe): rispettivamente decimo e dodicesimo dopo le preferenze dei lettori, non avranno vita facile nel migliorarsi. Lauricella chiuse quinto la scorsa campagna, Berta fu settimo: tornare a giocarsela è un grande risultato, anche perché gli avversari di grido, di anno in anno, non mancano. Ancora poche settimane separano i diretti interessati dal conoscere il proprio destino: le ultime tappe del Pallone d’Oro corrono veloci. La top 12 è di per sé un gran risultato, ma il bottino pieno fa troppa gola: chi solleverà al cielo la metallurgia pregiata di Bresciaoggi? •. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Trilogia, i magnifici sette ci riprovano
