Vent’anni di Pallone d’Oro Bresciaoggi: in principio fu Andrea Bottazzi, attaccante all’epoca in Serie D col Carpenedolo, premiato allo scadere dell’anno 2003 dai voti della prima giuria di esperti. Da allora l’iniziativa s’è allargata, coinvolgendo innanzitutto i lettori e ampliando la platea di riconoscimenti e premiati: il faro, nel tempo, però, è sempre rimasto il simbolo dorato. Il più pregiato, il più desiderato, il più cercato: il Pallone d’Oro. Vincerlo nel ventennale dalla creazione avrebbe allora un peso ancor più notevole: 80 calciatori, tra Eccellenza e Serie D, sono stati scelti quali legittimi candidati a sollevarlo. Tagliando dopo tagliando, taglio dopo taglio, ne rimarranno soltanto 12, i magnifici finalisti: e poi, dulcis in fundo, l'invidiato vincitore. Se al momento fare nomi a proposito è assolutamente impossibile, una certezza già l’abbiamo ed è curiosa: il podio dell'anno passato sarà completamente rivoluzionato. Lo scorso 19 luglio 2022 sul palco del Coco Beach di Lonato del Garda trionfò Carmine Marrazzo (Atletico Castegnato), davanti a Filippo Guerini (Rovato) e Andrea Caracciolo (Lumezzane): l’Airone, capitano, simbolo e quintessenza del Brescia, s'è congedato dal calcio con un ultimo podio, di fianco al futuro del dilettantismo, Guerini, e al presente, Marrazzo, a completare il cerchio dopo due Palloni d’Argento. Ebbene, nessuno di loro risalirà sul podio quest’anno: se Caracciolo, già l’abbiamo detto, ha appeso gli scarpini al chiodo e ora si gode, da presidente, le imprese di un Lumezzane primo in classifica nel campionato di Serie D, gli altri due sono sì in attività, ma fuori dalla provincia di Brescia. Marrazzo ha infatti salutato il Cast Brescia e s’è accasato all’orobica Caravaggio, mentre Guerini è passato dal Rovato alla cremasca Offanenghese: curiosamente, entrambi continuano a militare nel girone C d’Eccellenza, quello a predominanza territoriale bresciana, ma nella stagione corrente lo fanno da avversari delle nostre portacolori. Nulla vieta, nei prossimi anni, di rivederli protagonisti in provincia e tra i papabili per il Pallone d’Oro. Nell’attesa, però, il premio e il podio rimangono vacanti: chi riuscirà a sostituire un tris di tale qualità da qui alla prossima primavera? I candidati sicuramente non mancano: sono 80 anzi e, democraticamente, tutti scattano sullo stesso piano. Presenti in lista pure due ex vincitori, entrambi attaccanti: si tratta di Alessandro Triglia (2018/19) e Mattia Mauri (2019/20). La prima parte di stagione non è stata semplice, perché tutti e due hanno dovuto convivere con parecchi infortuni: la meritata candidatura è però arrivata lo stesso e, da qui alla fine del campionato di Serie D, i loro gol peseranno parecchio sull’economia delle stagioni di Breno e Lumezzane, pur con obiettivi diversi. In lista anche il fresco trionfatore nello scorso Pallone d’Argento: si tratta di Fabio Miglio, l’edizione passata celebrato tra Promozione e Prima Categoria e adesso, ancora al servizio dell’Ospitaletto, inserito tra i papabili pure al premio dorato. Un «parterre de rois», per cominciare, che andrà poi assottigliandosi nel corso delle prossime settimane: da 80 il gruppo verrà scremato fino ai 12 finalisti. E tra questi verrà scelto il vincitore. Il prossimo Pallone d’Oro: nell’edizione del ventennale, imporsi avrà un sapore ancor più speciale. •. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Premio dorato, in arrivo un nuovo podio
