Sul filo di lana: il Pallone di Bronzo è stato, sin dall’inizio della fase del voto dei lettori, vissuto su un grande equilibrio. E, analizzando ora la situazione di partenza prima dell’espressione della giuria di qualità, la top 12 del premio eneo è senza dubbio quella maggiormente livellata. Verso l’alto, senz’altro: basti pensare che Angelo Antonelli (San Vigilio), che approccia la sfida in dodicesima e ultima posizione tra i finalisti, scatta da una comunque ottima base di partenza di 37 voti. Per arrivare in finale i candidati al Pallone di Bronzo hanno dovuto superare una concorrenza agguerrita a suon di tagliandi.
Alla vigilia dell’ingresso sulla scena della giuria tecnica scelta dalla redazione sportiva di Bresciaoggi, cosa racconta la classifica di partenza della meravigliosa top 12? Al comando un portiere d’esperienza, Alessandro Musolino del Nave: per lui 100 punti tondi tondi, solo uno in più di Marco Lini, promettente difensore della Polisportiva Erbusco. Ruoli che non siamo abituati a vedere all’apice dei premi individuali, in particolare quello del portiere: che sia arrivato il momento della rivincita dei numeri uno? In terza piazza Matteo Ferroni del San Carlo Rezzato che, con 81 voti, precede di un soffio Marcello Magoni (Real Borgosatollo, 77) e Paolo Danieli (Calcinato, 76). Quest’ultimo è un habitué del premio di Bresciaoggi: l’anno scorso chiuse al vertice la fase dei lettori, ma venne superato in rimonta da Faustino Ungaro, poi eletto vincitore a furor di popolo. Stavolta sarà Danieli a provare la risalita, dopo un’altra annata da protagonista e da bandiera rossoblù. Al sesto posto c’è poi Marcello Arrighi del Real Borgosatollo, le cui 69 preferenze sono una testimonianza attendibile del suo ritorno ai fasti passati in gialloblù, culminato con la vittoria del campionato. E poi Marco Zorzi (Valtenesi, 54), Claudio Dotti (Casaglio, 52), Gabriele Bellotti (United Fionda Montenetto, 45), Gabriele Belli (Padernese, 42), Giacomo Ranzini (San Carlo Rezzato, 38) e il già citato Antonelli, che chiude una top 12 apprezzatissima con 37 voti di partenza. Protagonisti vecchi e nuovi, accomunati dal grande amore per il pallone che muove i calciatori tra Seconda e Terza, là dove di soldi ne girano pochi ed emerge dirompente la passione più genuina per il calcio. Difficile fare pronostici con una base di partenza così equilibrata, dove l’unica certezza sembra essere l’incertezza. Chi vincerà riceverà la pesante eredità di Fausto Ungaro, l’anno scorso Pallone di Bronzo e al termine di questa stagione felicemente pensionato dal pallone. Il premio bronzeo, che quest’anno compie tra l’altro dieci anni, ha sempre incarnato le qualità più belle del dilettantismo: passione viscerale, modello di comportamento e simbolo da seguire. Chiunque verrà eletto, tra i magnifici 12 rimasti in corsa, proseguirà questa splendida tradizione. •. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Bronzo, in dodici per fare la storia
